Nell’ultimo decennio si è assistito a una forte rivalutazione della fotografe e artiste che hanno usato il mezzo fotografico come forma di linguaggio.
In questa Accademia, più che ricostruire la storia delle donne fotografe, ci preme riflettere su come molte autrici abbiano apportato un vero rivolgimento, per non dire una rivoluzione, nella storia della fotografia: hanno infatti messo in gioco una sensibilità artistica diversa e hanno fatto emergere temi nuovi, che senza di loro sarebbero rimasti celati a causa di forti rimozioni sociali e culturali. Grazie a loro la fotografia è divenuta uno strumento di riflessione non solo sul linguaggio visivo, ma anche sulla soggettività femminile, sulla storia delle donne, le loro relazioni, i loro sogni e sentimenti…
Vedere Oltre.
Lo sguardo delle donne fotografe
4-25 Ottobre Fabbrica del Vapore Milano
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Ciclo curato da Gigliola Foschi, storica e critica della fotografia
Anziché rappresentare il mondo esteriore, le autrici che prenderemo in considerazione si sono concentrate su un’indagine di sé, dei sentimenti e degli affetti; hanno lavorato su come le donne vengono viste dall’universo maschile per metterlo in discussione; sono andate al di là di una visione descrittiva e razionale per fare spazio a una “visione diffusa”, quasi tattile, collegata al preconscio.
11 Ottobre 16.30-18.30 | Tra ritratto e autoritratto
Ci si dimentica spesso che, a partire dai primi del Novecento fino alla Seconda guerra mondiale (come evidenzia invece la storica delle fotografia Naomi Rosenblum) si pensava che “le donne avessero un’intuitiva abilità nel far sentire le persone a proprio agio davanti alla macchina fotografica”. Molte autrici avranno quindi un ruolo di primo piano nel ritratto di studio: da Madame d’Ora (nome de plume di Dora Philippine Kallmus, Vienna 1881-1963) a Madame Yevonde (1893-1975), grandissima ritrattista di Londra; da Trude Fleischmann (1895-1990) a Ghitta Carell (1899-1972) che, in Italia, diventerà la più importante fotografa ritrattista del periodo fascista. Altre, fin dai primi del ‘900, saranno invece la autrici che si concentreranno sull’autoritratto in modo innovativo, profondo e in vari casi autoironico.
18 Ottobre 16.30-18.30 | Gli anni del femminismo
Quando la fotografia si trasforma in una critica serrata delle rappresentazioni tradizionali della donna e della femminilità nella cultura tradizionale. Faremo qui riferimento ad alcune autrici riconosciute a livello internazionale, come Cindy Sherman e Valie Export, per concludere con l’esperienza italiana di autrici come Tomaso Binga, Paola Mattioli, Ketty La Rocca, Libera Mazzoleni ed altre ancora
25 Ottobre 16.30-18.30 Dal passato al futuro, da photoshop all’Intelligenza artificiale (IA)
Quando la fotografia e i nuovi media vengono usati per far emergere affetti e storie dimenticate (dalle opere di Moira Ricci a quelle di Silvia Bigi, da quelle Alessandra Calò a quelle di Noemi Comi ed altre autrici)
Gli incontri si terranno il venerdì in presenza presso la Palazzina Liberty della Fabbrica del Vapore in via Procaccini, 4 a Milano. (la palazzina subito sulla sinistra)
ISCRIZIONI A QUESTO LINK: https://tinyurl.com/VedereOltre
Per chi possiede la Tessera Accademica 2024 possibilità di partecipare online su piattaforma zoom e di rivedere le registrazioni. Per sottoscrivere la Tessera cliccare qui: https://scuoladonnedigoverno.it/accademie/#tessera
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