Nei tempi in cui viviamo, scossi da pandemie e da guerre ci saremmo aspettate/i forse contestazioni, sommosse, ribellioni per una sanità che non c’è, per un lavoro che non c’è, per una scuola che non c’è, per un futuro che non c’è, per nuovi rapporti tra donne e uomini, innanzitutto. E invece il profondo degrado del legame sociale ha fatto emergere in superficie una battaglia, spesso violenta, attorno a parole feticcio. Il linguaggio pubblico ha un volto manipolatorio tanto che si è elaborata la formula “epoca del caos cognitivo” per descrivere l’incapacità di distinguere il vero dal falso, le parole che fanno ammalare, le parole che curano. Il giornalismo si trova oggi di fronte a sfide senza precedenti, tra fake news, disinformazione e la pressione delle narrazioni sensazionalistiche.
Il Comune di Milano - Fabbrica del Vapore, in collaborazione con la Fondazione Scuola di Alta Formazione Donne di Governo, propone un'importante occasione di riflessione sulla responsabilità etica dei giornalisti nel raccontare la “realtà così com’è”, un invito fatto dalle maggiori pensatrici del Novecento, tra cui Virginia Woolf, Iris Murdoch, Simone Weil, Maria Zambrano…
Il convegno ha assunto l’esortazione:
“Scrivere la realtà così com'è. Verso un giornalismo pietoso”
venerdì 22 novembre dalle ore 16 alle 19
Palazzina Liberty Fabbrica del Vapore di Milano
via Procaccini, 6
«Il termine "pietoso" significa la capacità di accogliere tutto quello che bisogna vedere, sentire e toccare nel travaglio della condizione umana – scrive Annarosa Buttarelli, filosofa e curatrice del Convegno – lasciando andare discipline, ideologie, preconcetti, schieramenti. Significa dare alle cose i nomi più adeguati, scegliendo con cura le parole, verso un'informazione più autentica e compassionevole. Si tratta anche di una chiamata al coraggio che, oggi, è più urgente che mai, per le donne uccise quotidianamente, per le stragi tutt'intorno, per il mondo che sta collassando, senza governi che se ne prendano cura.»
Per questo sono stati invitati giornaliste e giornalisti coraggiosi a dialogare con il pubblico che ci auguriamo sia composto da studenti di scuole di giornalismo, di facoltà umanistiche, ma anche da lettori e lettrici che vogliono comprendere meglio le origini delle notizie che quotidianamente fruiscono, con spirito più critico.
Intervengono:
Annarosa Buttarelli, filosofa, saggista e pensatrice della differenza, Università Statele di Verona e Università Cattolica di Milano
Donatella Borghesi, giornalista, collaboratrice di Il Foglio
Poonam Bruni, pubblicista, Donna Moderna
Lidia Campagnano, ex giornalista, il manifesto
Massimiliano Panarari, giornalista, esperto di comunicazione e media
Francesca Sforza, giornalista, Responsabile di Tuttolibri e Lo Specchio della Stampa
Elena Tebano, giornalista, 27° Ora del Corriere della Sera.
La partecipazione è gratuita previa iscrizione al seguente modulo: https://tinyurl.com/GiornalismoPietoso.