Annarosa Buttarelli, direttrice scientifica della Scuola di Alta Formazione Donne di Governo, parteciperà all'evento del 2 Novembre alle ore 17.00, organizzato dall'Università di Padova in occasione della presentazione del libro:
L’Università delle donne. Accademiche e studentesse dal Seicento a oggi
Il volume fa parte della serie ‘Patavina Libertas. Una storia europea dell’Università di Padova‘, la collana di alta divulgazione fondata su solide ricerche d’archivio condotte da giovani storici e storiche dell’Ateneo, che rileggerà il percorso padovano in chiave europea, tra spazi e forme della libertas e il suo ruolo negli sviluppi dei saperi umanistici e scientifici. La collana è pubblicata in coedizione Donzelli – Padova University Press.
Il nuovo libro, a cura di Andrea Martini e Carlotta Sorba, raccoglie i contributi di Giulia Albanese, Elena Canadelli, Eleonora Carinci, Alessandra Gissi, Margherita Losacco, Michele Magri, Andrea Martini, Lorenza Perini, Tiziana Plebani, Naila Pratelli, Carlotta Sorba, Chiara Xausa.
L’evento di presentazione si apre con i saluti istituzionali di Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova, e di Gianluigi Baldo, direttore Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’Antichità – DISSGeA. Seguono gli interventi di Paola Govoni, storica della scienza, Università di Bologna, e di Annarosa Buttarelli, filosofa e direttrice scientifica Scuola di alta formazione "Donne di governo".
Introduce e presiede Annalisa Oboe, direttrice Centro di Ateneo Elena Cornaro e coordinatrice del progetto Patavina Libertas.
Saranno inoltre presenti Andrea Martini e Carlotta Sorba, insieme agli autori e alle autrici del volume.
L’incontro viene trasmesso anche in diretta streaming.
I posti in presenza sono esauriti.
L’Università delle donne. Accademiche e studentesse dal Seicento a oggi racconta il percorso, accidentato e tortuoso, che ha permesso alle donne di ottenere il libero accesso alle aule universitarie. La storia raccontata a partire dall’Ateneo padovano, ma con uno sguardo ampio verso l’Italia e l’Europa, fa luce su una traiettoria fino ad ora assai poco indagata che ancora oggi vede nella presenza e nel ruolo delle donne nelle università, una questione aperta e in buona parte da risolvere.
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Nel 1678 Elena Lucrezia Cornaro Piscopia si laurea in Filosofia presso l’Università di Padova. La sua storia è però unica. Per ottenere il libero accesso alle aule universitarie alle donne occorrerà ancora molto tempo: secoli di dibattiti sulle capacità femminili e sulla cosiddetta coeducazione.
Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, la svolta. Alle studentesse è concesso di iscriversi alle università, a Padova come altrove. E lo fanno sempre più numerose e combattive. È ancora il tempo delle pioniere, molte difficoltà continuano a permanere, ma qualcosa è cambiato e il Novecento finirà per essere il secolo delle donne nell’università.
Non solo studentesse, dunque, ma anche docenti, portatrici di saperi vecchi e nuovi e desiderose di farli circolare in spazi che fino a quel momento erano stati monopolio maschile.
La storia che raccontiamo a partire dall’Ateneo padovano, ma con uno sguardo ampio verso l’Italia e l’Europa, fa luce su una traiettoria fino ad ora assai poco indagata. Un percorso accidentato e ben poco lineare, visto che ancora oggi la presenza e il ruolo delle donne nelle università rimane una questione aperta e in buona parte da risolvere.